
Verso la fine del XIX secolo imprenditori visionari e lungimiranti si lanciarono nell’avventura di costruire linee ferroviarie locali per collegare i centri con gli insediamenti più discosti. Anche nel Luganese questo fenomeno prese piede. Vennero realizzate le ferrovie Lugano-Ponte Tresa (1912), Lugano-Cadro- Dino (1911) e Lugano-Tesserete (1909). Il nuovo mezzo di trasporto pubblico collegò un piacevole borgo di pescatori con la campagna circostante. La Città si avvicinava al mondo agreste e rurale delle Valli del Luganese e viceversa. Dopo oltre mezzo secolo di successi e di pubblica utilità anche l’epoca delle ferrovie regionali cedette il passo al progresso. La diffusione del trasporto motorizzato su gomma decretò, di fatto, la chiusura delle linee ferroviarie Lugano-Cadro-Dino (1970) e Lugano- Tesserete (1967) e la loro sostituzione con gli autobus delle Autolinee Regionali Luganesi (ARL). Dopo la dismissione delle linee ferroviarie buona parte dei terreni su cui si sviluppavano i tracciati vennero venduti a privati, i manufatti che permettevano di superare le profonde vallate lasciati deperire. Sul versante Canobbio-Tesserete, fortunatamente, i terreni vennero in buona parte ceduti all’ente pubblico che ne rimase proprietario senza effettuare particolari interventi di manutenzione. Fu solo verso gli anni Novanta del XX secolo che si iniziò a parlare della riconversione della vecchia linea ferroviaria. La Regione Valli di Lugano (RVL) si fece promotrice di uno studio di fattibilità volto a riconvertire il tracciato, dove un tempo transitava la “Sposina” (questo il nome affettuoso dato dalla gente ai convogli), in percorso ciclo-pedonale. Il resto è storia dei nostri giorni. Con grande soddisfazione della popolazione e delle autorità la nuova ciclopista “Canobbio-Tesserete” è stata inaugurata il 16 settembre del 2017, andandosi a inserire nel più ampio progetto di rilancio della mobilità lenta di tutto il Luganese.

In una giornata coperta da nuvole ma asciutta si inaugura la ferrovia Lugano-Tesserete. Di prima mattina il convoglio parte da Lugano e a Tesserete oltre duemila persone l’attendono.



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Con la comparsa di nuove risorse tecnologiche e la necessità (soprattutto espressa dal mondo politico) di apportare migliorie alla linea, si conclude la storia della ferrovia per aprirsi quella del trasporto su gomma. A segnare la fine del trasporto su rotaia influirono anche dei problemi di cedimento riscontrati in alcuni piloni dei ponti, che non davano più le necessarie garanzie di sicurezza.















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